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Banca e Finanza: Cosa c’è da sapere.

STRUMENTI BANCARI E FINANZIARI

Cosa può accadere

  • Ti hanno prelevato, sottratto, rubato soldi dalla tua carta (Bancomat, carta di credito, Postepay) senza autorizzazione; la tua carta è stata clonata o ti hanno rubato i dati della carta su Internet.
  • Hai sottoscritto una carta revolving, ma hai l’impressione che nonostante le numerose rate pagate, il debito non si estingua, ma diminuisca molto lentamente.
  • Sul finanziamento concesso il tasso applicato è molto elevato.
  • Rifiutano di concederti un finanziamento e scopri di stato illecitamente iscritto ai SIC – Sistemi Informazione Creditizia (per esempio, CRIF, Experian, CTC) come “cattivo pagatore” perché hai pagato una rata in ritardo.
  • Hai problemi a pagare le rate del mutuo, ma la tua Banca non ti permette di passare al tasso fisso/variabile, di rinegoziare il mutuo o di fare la surroga (cioè, di cambiare Banca).
  • Sei rimasto indietro con il pagamento di qualche rata del finanziamento o del mutuo e le società di recupero del credito non danno tregua, non solo a te, ma anche alla tua famiglia.
  • Vuoi estinguere o rimborsare anticipatamente il finanziamento e la Banca non te lo permette o ti addebita costi non dovuti.
  • La rata del tuo finanziamento è lievitata anche per la polizza assicurativa sottoscritta.
  • Hai sottoscritto un finanziamento per acquistare un bene o servizio (anche leasing), che non ti viene consegnato o fornito, ma la finanziaria pretende il pagamento dell’intero importo.

 

Lo sapevi che… ?

  1. Le somme prelevate senza consenso, se non sono stati attivati i sistemi di protezione e allert (es. sms, token), possono essere rimborsate al netto della franchigia massima di € 150,00.
  2. La rata della carta revolving spesso copre gli interessi e una minima parte del debito. Con il pagamento delle rate si va a ricostituire la provvista di denaro iniziale (il cosiddetto plafond).
  3.  Il tasso soglia di interesse per un normale finanziamento personale è del 18,78%; quello delle carte revolving è, invece, pari al 24,97% (per disponibilità fino a € 5.000) e 19,39% (oltre € 5.000) (rilevazione tassi effettivi globali medi Banca d’Italia – validità II trim. 2014).
  4. In caso di ritardo anche di una sola rata, le finanziarie possono applicare interessi di mora altissimi, sfiorando il “tasso usura”, superiori a quelli previsti per legge (rilevati trimestralmente da Banca d’Italia e classificati per tipologia di credito e finanziamento).
  5. In caso di SURROGA del mutuo (in una Banca differente per migliori condizioni) NON sono dovute spese, penali o altri oneri per il nuovo finanziamento, istruttoria e accertamenti catastali. Se la surroga non avviene entro 10 giorni dalla richiesta, il finanziatore originario deve risarcire l’1% del valore del finanziamento per ciascun mese o frazione di mese di ritardo.
  6. RIMBORSO ANTICIPATO FINANZIAMENTO: è possibile rimborsare anticipatamente in qualsiasi momento l’importo. In tal caso, si ha diritto ad una riduzione del costo totale del credito per interessi e costi dovuti per la vita residua del contratto. Il finanziatore ha, altresì, diritto ad un indennizzo equo e giustificato per eventuali costi direttamente collegati al rimborso anticipato del credito. L’indennizzo non può superare l’1% dell’importo rimborsato in anticipo, se la vita residua del contratto è superiore a un anno e lo 0,5 % se è pari o inferiore a un anno.
  7. Prima della segnalazioni ai SIC, l’intermediario deve inviarne comunicazione a mezzo raccomandata a/r all’interessato con preavviso e tempistica dati registrazione.
  8. Sono nulli i finanziamenti richiesti a distanza (richieste tramite telefono, mail ecc.).
  9. Recesso 14 giorni per i contratti di credito ai consumatori (art. 125 ter T.U.B.)

 

COSA PUOI FARE

  • Reclamo a mezzo raccomandata a/r.
  • Prima di adire le vie legali, in alternativa:
  • Ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF)
  • Mediazione (obbligatoria per legge ex L.98/2013)
QUANDO DALLA TUA CARTA BANCOMAT O DAL CONTO VENGONO PRELEVATE SOMME SENZA CONSENSO.

Può accadere di subire il furto del Bancomat, della carta di credito e che vengano prelevate delle somme o effettuati acquisti senza autorizzazione. Può accadere anche che vengano prelevate somme online attraverso la carta PostePay, Bancomat o carta di credito.

CHE FARE?

Innanzitutto bloccare la carta, poi depositare la denuncia presso Carabinieri o Polizia; quindi, richiedere il rimborso delle somme prelevate senza autorizzazione presso la Banca o le Poste.

Dopo 30 giorni, se la Banca o la Posta non risponde o nega il rimborso, è possibile fare un tentativo tramite ricorso presso l’ABF – Arbitro Bancario Finanziario.

Nella maggior parte dei casi Banca o Poste rimborsano.

 

IL RICORSO ALL’ABF: UN MEZZO VELOCE E VANTAGGIOSO PER RISOLVERE I PROBLEMI!

Il ricorso all’ABF – Arbitro Bancario Finanziario è un sistema rapido, economico e alternativo di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari sorte successivamente al 1 gennaio 2009.

L’ABF è un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d’Italia. L’ABF decide secondo diritto chi ha torto e chi ha ragione, ma le sue pronunce non sono vincolanti per le parti: intermediario e cliente hanno sempre la facoltà di ricorrere al giudice.

Prima del ricorso all’ABF, è necessario tentare di risolvere la controversia, rivolgendo regolare reclamo. Dopo 30 giorni dal reclamo alla Banca, alle Poste o all’Istituto finanziario, in caso di risposta negativa, insoddisfacente e anche in caso di mancata risposta è possibile avviare la procedura di ricorso, comunque entro 12 mesi dalla presentazione del reclamo.

La procedura, che può essere avviata anche individualmente, prevede un contributo iniziale di € 20,00 alla Segreteria tecnica dell’ABF presso la Banca d’Italia che sarà rimborsata dall’intermediario in caso di esito positivo o anche parzialmente positivo.

Il consiglio: fatevi tutelare e affidatevi ad un’Associazione valida e competente che rappresenti i vostri interessi e risolva la problematica con la Banca, le Poste o l’Istituto finanziario.