Ho acquistato un paio di scarpe online, ma dalle foto il prodotto sembrava diverso e vorrei cambiarlo, cosa posso fare?
Puoi farti rimborsare. Secondo quanto afferma la normativa aggiornata del Codice del Consumo: se acquisto un prodotto su internet o comunque fuori dai locali commerciali ho diritto al recesso entro 14 giorni, entro tale termine posso rispedire l’oggetto e ricevere il rimborso dei soldi senza apporre motivazioni sulla causa.
I famosi 14 giorni, arco di tempo in cui ho il diritto “di ripensarci”, cioè posso recedere al contratto di compravendita online senza una motivazione, da quando decorrono?
Il tempo valido per esercitare tale diritto comincia a decorrere dalla data di entrata in possesso del bene, cioè quando si entra materialmente in possesso di questo.
Ho comprato un videogioco online usato, quindi fuori dai termini di garanzia, tuttavia dopo i 14 giorni il prodotto non funziona più e il mio venditore non mi ha informato sui termini del contratto e del recesso. Cosa posso fare?
Come recita il Codice del Consumo. “se il professionista/venditore non ha fornito al Consumatore le corrette informazioni circa la possibilità di recedere dal contratto, i termini e le procedure, il tempo utile per esercitare tale diritto passa dai 14 giorni iniziali a 12 mesi e 14 giorni”. Questo almeno che entro quest’ultimo arco di tempo il professionista/venditore provveda a informare il Consumatore.
Ho vinto un’asta su Ebay. L’oggetto che mi hanno spedito non mi piace, posso esercitare il diritto di restituzione?
No. Il Codice del Consumo prevede la tutela del Consumatore solo nel caso in cui questo acquisti da un professionista/venditore. Per i contratti di compravendita fuori dai locali commerciali stipulati tra privati, come ad esempio su Ebay o altri siti di annunci che mettono in contatto direttamente gli utenti queste regole non hanno validità.
Sono stato contatto telefonicamente da una compagnia telefonica e ho accettato una tariffa, ora mi hanno ricontattato dicendo che ho sottoscritto un contratto, hanno la registrazione e sono vincolato al pagamento, e vero?
No. Per essere perfezionato il contratto deve essere firmato e comunque si hanno 14 giorni di tempo prima che venga erogato il servizio validi per il recesso.
Ho scoperto che oltre al normale costo della tariffa telefonica mi sono stati addebitati altri costi di servizi che non ho richiesto al momento della stipula del contratto. Posso essere rimborsato?
Si. Bisogna inviare un reclamo scritto, tramite P.E.C., raccomandata A/R o fax all’operatore che fornisce l’utenza per chiedere il rimborso dei servizi non richiesti. Ci si può aiutare in questo scaricando e compilando il modulo di reclamo generico presente nella sezione moduli del sito. Se l’operatore non risponde o risponde in maniera negativa è possibile fare istanza di Conciliazione presso il Corecom della Regione di appartenenza facendosi assistere da una competente Associazione di Consumatori.
Sono passato da una tariffa con un operatore telefonico a una tariffa con un altro operatore, ma dopo più di due settimane non mi attivano il servizio. Cosa posso fare?
L’AGCOM, l’Autorità Garante delle Telecomunicazioni ha stabilito che per una migrazione da un operatore all’altro non possono passare più di 13 giorni dalla sottoscrizione del contratto. Se questo accade ci sono gli estremi per un reclamo che può essere presentato attraverso un Associazione di Consumatori.
Il mio operatore telefonico ha cambiato da solo il prezzo della mia tariffa mensile. Può farlo?
Si. L’operatore può unilateralmente modificare il contratto ma l’Utente ha il diritto di recedere il contratto entro 30 giorni senza dovere in alcun modo il pagamento di penali per recesso anticipato del contratto.
Mi è arrivato un SMS dalle Poste che chiede di reintrodurre il mio Username e Password del servizio Postepay tramite SMS. E’ normale tale pratica da parte delle Poste?
No. È un tentativo di furto di dati chiamato phishing condotto da hacker per avere accesso al conto corrente. Non rispondere all’SMS e segnala l’accaduto al tuo istituto di credito.
Controllando il saldo della mia Carta di credito ho notato che sono stati fatti dei prelievi che io non ho fatto? Cosa posso fare?
Probabilmente qualcuno ha clonato la tua carta. Innanzitutto bloccala, comunica il fatto tempestivamente alla tua filiale e denuncia l’accaduto alla polizia, poi a seconda del tipo di carta – la maggior parte hanno polizze automatiche di copertura per questi casi- potrai ricevere il rimborso totale della somma prelevata indebitamente. In alternativa puoi richiedere il rimborso delle somme presso la filiale. Se dopo 30 giorni la filiale non ti risponde è possibile fare ricorso all’ABF – Arbitro bancario Finanziario -. Nella maggior parte dei casi la filiale emette il rimborso.
Ho sottoscritto un finanziamento con la banca ma ora ho perso il lavoro e non sono più in grado di pagarlo. Cosa posso fare?
Molto spesso quando si firma un finanziamento con la Banca il Consumatore ignora che sta anche pagando delle polizze a copertura del credito spesso attivate automaticamente nell’atto dell’emissione del finanziamento. Informati se questa polizza esiste, in tal caso sarà l’assicurazione a garantire il titolare del prestito nel caso non fosse in grado di sostenere la rata.
Mi è stato detto di essere iscritto al CRIF tra i cattivi pagatori. Ma che cos’è il CRIF? E perché risulto iscritto?
Il CRIF è una delle società private che gestisce la banca dati SIC (Sistemi di informazioni creditizie), che raccoglie tutte le informazioni concernenti i pagamenti da parte dei debitori. Le informazioni negative, relative a rate non pagate e a scadenze non rispettate sono registrate nell’archivio nei seguenti termini: Procedure interrotte: 1 mese. È il caso in cui cliente rinuncia o c’è stato un rifiuto; Ritardo di 1 o 2 rate o mensilità: 12 mesi. Dopo 12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, se nei 12 mesi i pagamenti siano sempre puntuali; Ritardo di 3 o più rate o mensilità: 24 mesi. Dopo 24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, se in quel periodo i pagamenti sono puntuali; Finanziamenti non rimborsati: 36 mesi. Dopo 36 mesi dalla data di estinzione prevista o dalla data in cui l’istituto di credito ha fornito l’ultimo aggiornamento.
Ieri mi sono visto negare un prestito perché la banca mi ha fatto sapere che risulto iscritto al registro che segnala i cattivi pagatori. Io non sapevo di risultare al suo interno. Per quanto tempo risulterò in questa lista? Come posso tutelarmi?
L’istituto di credito deve comunicare al Cliente l’imminente inserimento nelle Banche Dati di “cattivi pagatori”. Il Consumatore ha diritto di sapere se è iscritto in tale registro ed è possibile interrogare i SIC (registri dei cattivi pagatori) sia per sapere se esistono dei dati che ci riguardano sia per verificare se sono corrispondenti a verità. Inoltre i dati sui crediti non pagati devono essere conservati nell’archivio per massimo trentasei mesi, dopodiché devono essere cancellati.
Mi è arrivata una bolletta sproporzionata rispetto all’ammontare medio delle bollette che mi arrivano. Cosa posso fare?
Il primo passo da fare è contestarla, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno intestata al gestore all’indirizzo riportato in bolletta. La contestazione deve essere fatta indicando tutti i numeri riferiti al contatore, quali cod. cliente, numero contatore, nominativo dell’intestatario, indirizzo e i consumi effettivi rilevati.
Se la società non risponde al reclamo cosa posso fare?
La Società ha 40 giorni di tempo per rispondere al reclamo, se questo non avviene dopo 50 giorni dall’invio del reclamo è possibile fare la richiesta di Conciliazione all’Autorità Garante del settore.
Che cos’è la Conciliazione?
E’ uno strumento messo a disposizioni dall’Autorità al fine di trovare una soluzione stragiudiziale a una controversia successiva all’invio del reclamo. Questa fase può essere intrapresa a partire dal cinquantesimo giorni dalla data di invio del reclamo. Se l’operatore e l’Utente trovano una soluzione sottoscrivono un verbale di accordo che ha valore legale.
Sono passato da un gestore all’altro ma ora per lo stesso mese mi sono arrivate due bollette. Cosa posso fare?
E’ un caso di doppia fatturazione. Il Consumatore deve far presente che c’è un errore inviando la richiesta di rettifica al venditore con cui ha sciolto il contratto precedente. Il venditore per non incorrere in ulteriori penali deve rimborsare le somme non dovuto entro 20 giorni dalla data di richiesta di rettifica.
Non sono più soddisfatto del servizio offerto dal mio fornitore di energia elettrica e vorrei cambiare venditore. Come posso passare a un altro?
Se il Consumatore trova un’offerta più conveniente può tranquillamente cambiare venditore e stipulare un nuovo contratto chiudendo il precedente tramite il recesso in qualsiasi momento. Il diritto di recesso non può essere sottoposto a penali né a spese di chiusura se comunicato purché sia esercitato con congruo preavviso.
Quanto tempo prima deve essere comunicato il recesso?
Il termine di preavviso per esercitare il recesso è di 3 settimane e va comunicato al venditore uscente entro il giorno 10 del mese precedente la data del cambio venditore.