Truffe online

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Truffe online

Le truffe online sono in continuo aumento e utilizzano sistemi sempre più’ sofisticati ed evoluti. I Truffatori conquistano la fiducia introducendosi nei siti che il Consumatore frequenta abitualmente e inviando falsi messaggi, chiedendo i dati personali, con il pretesto di una verifica o di un aggiornamento in corso.

La frode informatica, così come descritta costituisce un reato autonomo a quello di truffa, con pene distinte. L’ articolo 640-ter del Codice Penale è un delitto commesso da chiunque alteri in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico, o intervenga senza diritto con qualsiasi modalità sui dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procurando a sè o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno.

Le condotte fraudolente poste in essere attraverso tale reato sono tre:

  1. ALTERAZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA TELEMATICO O INFORMATICO, ossia modifica del regolare svolgimento di un processo di elaborazione o di trasmissione dati.
  2. INTERVENTO SENZA DIRITTO CON QUALSIASI MODALITÀ, SU DATI, INFORMAZIONI O PROGRAMMI CONTENUTI NEL SISTEMA: quindi, ogni interferenza diversa dall’alterazione del funzionamento del Normalmente questa seconda condotta costituisce il presupposto dell’alterazione del sistema informatico.
  3. INTERVENTO SULLE INFORMAZIONI, ovvero sulle correlazioni tra i dati contenuti in un elaboratore o in un sistema. Le alterazioni possono riguardare sia il programma, facendo compiere al computer operazioni diverse da quelle programmate, così come può avere ad oggetto le informazioni contenute nel sistema informatico.

 

I REATI INFORMATICI PIÙ FREQUENTI

  • HACKING: attività’ fraudolenta che consente allhacker di violare i database dei venditori di servizi e prodotti attraverso Internet; in questo modo, è in grado di conoscere tutti gli estremi e i dati delle carte di credito dei clienti.
  • BOXING: è, per esempio, il caso dell’intercettazione della carta di credito da parte di criminali nel tragitto postale fra l’emittente e l’utilizzatore finale (per esempio, carta di credito sottratta nel buca delle lettere del condominio).

E’ bene anche dire che la Banca – nel caso di spedizione della carta e del PIN – solitamente utilizza 2 spedizioni distinte, in modo da ridurre al minimo di questo tipo di frode.

  • SNIFFING: è l’intercettazione dei dati che viaggiano in rete. Grazie a questa tecnica sofisticata il malintenzionato può impossessarsi dei dati relativi ad una carta di credito. I dati carpiti in questo modo possono essere utilizzati per canali remoti, dove è possibile acquistare dei beni senza la presentazione fisica della carta di
  • PHISHING: consiste nell’inviare email del tutto simili nell’aspetto grafico a quelle provenienti da banche o siti dove è necessaria una registrazione. Nel testo della email si invita l’utente, a causa di problemi di registrazione o di altra natura a validare l’identificativo utente, la relativa password e altri dati personali, e poi a collegarsi ad uno specifico sito web, cliccando su un link segnalato nella pagina stessa. Il collegamento, in realtà, rimanda ad un sito molto simile all’ originale, dove è richiesto l’inserimento dei propri dati, che in questo modo saranno carpiti dal truffatore, che poi li riutilizzerà per compiere transazioni

ATTENZIONE: la Banca o la Posta non chiedono mai la conferma dei dati personali tramite email, né tantomeno il numero di carta di credito. Solitamente, contattano i propri clienti direttamente attraverso comunicazioni postali o telefoniche.

 

  • Se ricevete una email, presumibilmente della vostra Banca che vi chiede i dati personali, chiamate o recatevi personalmente presso di essa per chiedere spiegazioni.
  • Verificare sempre che nei siti web dove bisogna inserire dati personali (account, password, numero di carta di credito) la trasmissione degli stessi avvenga con protocollo cifrato.
  • Installate sul vostro PC un filtro antispam.
  • Controllate che, posizionando il puntatore del mouse sul link presente nella email, compaia l’indirizzo Internet del sito indicato e non quello di un altro sito.

DENUNCIARE UNA TRUFFA

Ricordarsi che è un reato penale e che tali condotte devono essere denunciate.

Cosa fare:

  • Raccogliere in maniera dettagliata tutto il materiale, le email, eventuali riferimenti di transazione, tutto il materiale che possa servire per la ricostruzione e dei fatti;
  • Fare regolare denuncia negli uffici della POLIZIA POSTALE;
  • Richiedere – anche attraverso un’Associazione di Consumatori – la restituzione di quanto sottratto. Questo può costituire un deterrente, tenendo presente, però, che – se si tratta di persona che vive dei proventi di questo tipo di condotta difficilmente potrà restituire quanto indebitamente sottratto.

 

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